Abbiamo scelto di trattare un tema complesso e delicato, un argomento ancora troppo compresso tra tabù e senso di vergogna; esistono donne (come tantissimi uomini) che ancora faticano a chiedere aiuto ai professionisti in caso di difficoltà, nell’attesa e nella speranza che determinate situazioni dolorose legate alla sfera sessuale si risolvano autonomamente. Purtroppo sappiamo dall’esperienza clinica che sono molto più numerosi i casi in cui un disturbo sessuale non trattato si cronicizza, diventando un macigno segreto da sostenere in silenzio. Anni trascorsi vivendo una sessualità problematica, implementano il senso di disagio, di inefficacia, di timore ed ansia nei confronti del rapporto sessuale, per non parlare degli effetti devastanti che, a catena, si riversano sul rapporto di coppia.
Qui di seguito andremo a fare una carrellata di tali disturbi al fine di aumentare informazione e consapevolezza nelle donne.
Come primo elemento portiamo l’attenzione sul fatto che la diagnosi di disfunzione sessuale viene emessa quando la condizione NON può essere attribuita a fattori organici, all’utilizzo di farmaci o alla presenza di malattie che siano esse fisiche o mentali (come una psicosi depressiva).
Iniziamo parlando dei DISTURBI DEL DESIDERIO SESSUALE.
Esistono in questa categoria due tipologie di disturbi: un Disturbo da Desiderio Sessuale Ipoattivo e un Disturbo da Avversione Sessuale. Mentre nel primo caso la spinta verso la ricerca di soddisfazione fisica e’ estremamente scarsa se non inesistente la persona rimane comunque ricettiva se adeguatamente stimolata; nel disturbo da avversione invece, la persona prova disgusto e paura per tutto ciò che è sessualmente connotato. Questa repulsione può essere generale e riferita a tutta la sfera del sesso, oppure può riguardare aspetti specifici come i genitali del partner, la propria nudità o manifestarsi come l’angoscia di vivere alcuni momenti precisi dell’esperienza sessuale quali l’eccitazione l’orgasmo l’intimità.
Nel DISTURBO DELL’ECCITAZIONE SESSUALE invece viene evidenziata la difficoltà della donna Durante la fase di eccitamento; questa difficoltà si manifesta attraverso carenza nella risposta di lubrificazione e vaso congestione delle parti intime. Mancando la fase dell’eccitazione sessuale la donna difficilmente potrà raggiungere l’orgasmo.
A questo punto dobbiamo distinguere dal disturbo dell’eccitazione sessuale appena descritto, I DISTURBI DELL’ORGASMO. Tali disturbi prevedono un’eccitazione adeguata comprensiva di lubrificazione e desiderio a cui però seguiranno persistenti e ricorrenti ritardi o assenze dell’orgasmo.
Forse molto più noti sono i DISTURBI DA DOLORE SESSUALE. La Dispareunia e’ un dolore persistente e continuo relativi alle zone genitali nel corso di un rapporto sessuale o successivo ad esso. Il disturbo può avere cause psicologiche o miste (Psicologiche ed organiche). Le cause psicologiche sono solitamente individuate in uno stato ansioso che porta alterazione nella lubrificazione e nell’aumento del tono muscolare vaginale. A tal proposito possono essere estremamente utili le tecniche di rilassamento e l’ipnosi.
Con il termine Vaginismo invece ci si riferisce alla contrazione della muscolatura vaginale conseguente al timore della penetrazione. A volte non è possibile differenziare dispareunia e vaginismo in quanto possono essere presenti sia il dolore che lo spasmo/contrazione. In tal caso si parlerà di disturbo da dolore sessuale misto.
Queste poche righe non sono sufficienti a spiegare la complessità di determinati disturbi. Lo scopo dell’articolo è proprio quello di informare e divulgare l’idea che lavorare con un professionista anche su elementi estremamente intimi è possibile. Come per ogni difficoltàdi tipo psicologico o emozionale, sarebbe opportuno un lavoro tempestivo, per evitare Il cronicizzarsi della situazione e per offrire alla propria vita un senso di nuova leggerezza.
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