La preparazione al parto con l’ipnosi

Partiamo dal presupposto fondamentale che la donna in stato interessante non dovrebbe essere considerata come una persona fragile o malata, bensì come qualcuno che sta compiendo un’esperienza profonda e coinvolgente già inscritta nella sua stessa natura. Preparare la donna al parto significa far emergere qualcosa che già esiste, significa aiutare la futura mamma a mettere in atto consapevolmente tutte quelle capacità già naturalmente presenti, permettendole di gestire serenamente tutta quella ondata di emozioni che la attraverseranno durante tutta l’avventura maternità. Grazie ad un processo attivo e consapevole è possibile andare ad attingere dall’inconscio tutto quel patrimonio di conoscenza che fa parte della storia della donna e della sua femminilità. Erickson afferma che utilizzare l’ipnosi durante il parto non ha lo scopo di modificare un evento, bensì di assecondarlo, agevolarlo, potenziando tutte quelle risorse già insite nella donna stessa, per permetterle di partorire nelle condizioni emotive e psicologiche più idonee per la sua salute e per la salute del nascituro. Il terapeuta ericksoniano inizia ad accompagnare la gestante nel suo percorso di apprendimento della tecnica auto ipnotica intorno al settimo mese di gravidanza; gli incontri permettono, non solo di apprendere che è possibile gestire il dolore del parto, bensì, aiutano la donna a comprendere l’importanza di avere un ruolo attivo e ad arrivare preparata e consapevole al grande evento. Le gestanti in genere sono molto ricettive allo stato ipnotico, soprattutto quando nasce un rapporto di fiducia e di collaborazione con l’operatore. Per questo è importante creare un rapporto terapeutico forte e collaborativo, oserei definire “complice”. Vivere l’esperienza della preparazione al parto attraverso ipnosi è una metodica rassicurante per la gestante; partorire mediante ipnosi significa permettere alla partoriente di essere perfettamente in grado di percepire ciò che avverrà al momento della nascita. La donna, consapevole e cosciente di ciò che sta accadendo al proprio corpo e al proprio bambino, è perfettamente vigile ed ha la possibilità, non indifferente, di gestire il dolore. Durante il percorso di accompagnamento alla nascita l’operatore mette in atto una vera e propria “educazione ostetrica” per far comprendere in modo corretto ciò che avverrà nel momento del parto. La finalità dell’utilizzo dell’ipnosi durante il parto, consiste nell’aiutare la futura madre a non aver timore delle contrazioni e ad avere consapevolezza di ciò che accade nel proprio corpo. L’ipnosi utilizzata durante il parto consente alla neo-mamma di essere partecipativa e consapevole; la donna sarà infatti in grado di mettere in atto una condotta appresa passo dopo passo e, durante l’espulsione del bimbo, vivrà una percezione di tolleranza nei confronti del dolore.

Il dolore nell’arco del tempo è stato sempre carico di valenza emotiva; il pensiero della famose frase biblica “partorirai nel dolore” spaventa molte donne. Nella nostra storia di paese agricolo, la donna è stata vista per molto tempo, come un elemento di forza-lavoro nei campi; il periodo del post-parto era l’unico momento in cui veniva concesso alla donna una minima occasione di riposo. In questo periodo infatti la partoriente era accudita dalle altre donne che costituivano la famiglia patriarcale. Grande riguardo si esprimeva per esempio nella scelta dell’alimentazione: veniva infatti sacrificata la gallina migliore del pollaio per offrire alla puerpera carni bianche e brodo. Per tradizione le donne  che avevano partorito raccontavano quanto avessero sofferto nel momento del parto creando, a chi non aveva ancora partorito, una potente suggestione negativa. Oggi è possibile aver un approccio molto più sereno, è possibile preparare la gestante nel modo più completo e delicato possibile all’evento parto, liberando la mente della futura mamma da tutti quei retaggi culturali e storici di paura e dolore di cui abbiamo appena parlato.

Perché partorire mediante l’ipnosi? Perché è un metodo dolce, un metodo che consente alla donna di vivere consapevolmente i primissimi istanti di vita del proprio bambino e perché, ESSENDO LA MADRE ED IL BAMBINO e NON IL DOLORE, i protagonisti indiscussi di uno degli eventi più straordinari della vita di una donna è importante, se non fondamentale, che questi abbia la possibilità di godere appieno di quella incredibile esperienza che è la nascita del proprio figlio.

 

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