Parlare della nostra sfera intima non è mai semplice. Lo è ancora di più perché siamo donne. Le nostre nonne e le nostre madri sono cresciute con certi principi per cui :non ci si tocca e non se
ne parla.
Ma quanto male può fare la non consapevolezza? La disinformazione su ciò che ci appartiene? Su quello che è nostro di diritto ma non abbiamo mai voluto o potuto incontrare?
La risposta è quasi scontata e anche con il passare delle generazioni la questione è rimasta la stessa. Oggi semplicemente fingiamo di essere padrone del nostro corpo e di saperlo usare a nostro
vantaggio, di essere disinibite, assolutamente a nostro agio. Non è così. Non lo è nella realtà dei fatti.
Sempre più donne vengono nel mio studio a confidarmi i loro dolori , imbarazzi. Insieme riscopriamo il corpo , parti che ci sono sempre state che tentavano di comunicare con noi
ma che per pudore abbiamo rifiutato di ascoltare; le abbiamo azzittite, soffocate. Chi viene da me mi ripete spesso: “ Mi creda non è facile parlare di quello che accade lì sotto…” ed io: “lì sotto dove mi scusi?” e loro : “ Lì, lì… insomma avrà capito!” Ecco da sole poche frasi si comprende la difficoltà che comporta nominare zone del nostro corpo come la vagina e l’ano. Questa totale mancanza di amore verso le nostre parti intime sta portando ad una moltitudine di problemi i più diversi: dolore ingestibile nel parto con conseguente aumento di donne che desiderano a prescindere il cesareo o l’epidurale, dolore pelvico, vulvodinie, anorgasmie, incontinenze, problemi intestinali e anali, solo per citarne alcune.
Come vedete queste difficoltà non sembrano avere nulla in comune ma invece hanno tutte un comune denominatore: il pavimento pelvico.
Nei prossimi articoli vorrei spiegarvi più da vicino le singole problematiche e farvi prendere confidenza con il grande direttore d’orchestra di tutta la nostra sfera intima. Per ora ho solo cercato di buttare giù il velo di timidezza che ci nasconde quando veniamo a contatto con questi argomenti. Per chi desidera approfondire invece ecco un paio di immagini che rappresentano perfettamente il
nostro perineo. Ho scelto un disegno delicato e chiaro che vi facesse capire di cosa stiamo parlando.
Claudia Terzolo