Perché andare dallo psicologo?

Perche no?! Questa è la prima risposta che ci viene in mente.
Pensiamo sia necessario sottolineare che andare dallo psicologo non dovrebbe essere considerata come l’ultima spiaggia, soprattutto in un mondo che esalta i concetti di benessere e prevenzione. Esiste davvero ancora gente che pensa che dallo psicologo ci vadano “i matti”?! Non siamo maghi o stregoni, semplicemente figure professionali preparate, in grado di aiutare, supportare e guidare le persone, nel dipanare quelle difficoltà, quei dubbi, quelle incertezze, che inevitabilmente il vivere nella società moderna porta con sè.
Facciamo un esempio per chiarire meglio. Quando abbiamo qualche sintomo o qualche dubbio, relativo ad una variabile di salute, non esitiamo ad andare dal dottore. Ci andiamo per infinite ragioni, per fare chiarezza riguardo a possibili dubbi, per comprendere meglio le cause di alcuni fenomeni e, magari, semplicemente per essere rassicurati sul fatto che tutto nel nostro corpo stia funzionando; esigenza per altro legittima! Non è poi così male essere ascoltati e accolti da qualcuno che sa quello di cui stiamo parlando.
Ma se l’attenzione al corpo è sacrosanta, perché non dovrebbe essere sacrosanta anche l’attenzione per la nostra mente? Andare dallo psicologo significa intraprendere un cammino insieme, condividere dubbi e difficoltà, sentirsi meno soli e soprattutto essere guidati verso una consapevolezza maggiore e un maggior benessere.
Dunque, perché no?
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Passione, dedizione, ardore nell’essere con l’altra persona: emozionarsi ogni vota. calarsi nell’altro per percorrere un “tratto di vita” insieme superare gli ostacoli, constatare che è possibile oltrepassare ciò che pare insuperabile… e accompagnarti perché tu possa al più presto volare da solo, nel più breve tempo… e tu… poterti ascoltare in un modo diverso… e raggiungere quel punto di equilibrio che genera distacco verso quel malessere che non vuoi più percepire… e ti sentirai mutare… senza vacillare… e le tue gambe… saranno in grado di sostenerti e di percorrere il tuo sentiero mentre “la mia voce ti accompagnerà.”
(M.Erickson)